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Torta di ricotta, marmellata di fragole e rosmarino: un tè Gipsy.

Creato il 03 maggio 2015 da Agipsyinthekitchen

Amare è rischiare. Quindi amare è essere coraggiosi.
Questo traslato all’ennesima potenza, ed in qualsiasi aspetto delle nostre relazioni.

Di base perché l’amore riempie ogni vena che la quotidianità fa pulsare di vita reale. Non si può essere  umani senza riempire di amore ogni aspetto di relazione con cui entriamo in contatto: nel lavoro, nell’amicizia, negli scambi amorosi. Fa tutto parte di un concentrato che vede come prodotto la vita e l’ingrediente di cui dovrebbe essere in gran parte composto del famoso 70% è appunto l’amore. Il restante 30% deve suddividersi in gratitudine, rispetto e curiosità.

La gratitudine: questa sconosciuta. Molti danno per scontato la gentilezza che fa da motore a gran parte delle nostre azioni, approfittando e abusando di ogni loro necessità che riusciamo a colmare con la nostra disponibili ed il nostro essere “problem solving”. Questo mi ha sempre provocato grandi scombussolamenti.

Mi piace dare, il donare per me è l’unica forma di condivisione possibile e immaginaria. Tuttavia chi prende di solito non ha limiti e si arriva al momento in cui il continuo offrirci ci lascia vuoti, esasperati, inetti. E allora come si fa?
Si fa che come per magia le nostre risorse si ristabilizzano e noi di nuovo siamo pronti a offrire contatti/amore/amicizia/fiducia in una sorta di circolo vizioso.
C’è una soluzione?
No. Non c’è soluzione perché nessuno ci può cambiare e nessuno dovrebbe cambiare un aspetto così meraviglioso del proprio essere. D’altro canto però dovremmo solo ricordare a chi decidiamo di donare, di permeare le loro, di azioni, di amore. Perché se ci si fermasse tutti un attimo a pensare, capiremmo il valore aggiunto che ciascuno di noi porta in se stesso, e quanto tutti e tutto siano fondamentali alla nostra felicità stessa.

Ho amiche che non fanno altro che lamentarsi della propria vita, passando dal compagno al lavoro e terminando appunto, con le amiche stesse.Il lamento non è la forma mentis che come una bacchetta magica cambierà in rosa aspetti che crediamo negativi. Il lamento aggiunge solo negatività e attrae solo negatività.

Respiro.

Se  un uomo ci vuole, molto semplicemente rimane nella nostra vita. Tempo addietro scrissi che l’Amore è una cosa semplice, dando ragione a quella bell’anima di Tiziano Ferro. L’amore non è una cosa semplice. Richiede sacrificio. Richiede compromessi. Richiede un grande sforzo di immaginazione, per pensare in prospettiva e vedere quanto di bello si può tracciare insieme.Lui ti ha tradito? La mia contro domanda è: sul lungo percorso è davvero così importante?
Mi spiego meglio, posto che sono sicula e che io mai ho tradito e mai lo farò. E non c’è da dire “mai dire mai”. Sono di quella generazione cresciuta con solidi valori e con genitori divorziati. Aborro le discussioni e le bugie, ho la gran fortuna che tutto mi si legge in faccia, e non riuscirei mai a professare amore se questo amore è tradito e umiliato e offeso e spergiurato – perché parliamoci chiaro, quando si parla di corna, questo è. Nè più né meno.
Tuttavia credo che non tutti siano super eroi e non tutti riescano a valutare l’indistruttibile leggerezza di un amore che dà fiato, ossigeno e grazie alla sua stabilità, dona la gioia immensa. Non tutti lo capiscono subito.
Di buono c’è che lo capiscono, comunque.
Per cui concentriamoci sul buono: il nostro compagno ha fatto un errore? Bene, perdoniamolo. E perdoniamo anche i nostri sospetti, le nostre paure, i nostri asterischi.
Se non altro questo fa vivere meglio: mi sembra che si stia edificando un nuovo modo di essere, più reale, più concentrato su quanto possa essere straordinaria la consecutio tempore di un eterno che inzia da ora piuttosto che fughe repentine davanti a sbagli.
L’ho sempre detto io: vince chi resta.

E se nel mezzo c’è la stessa serenità di Sandra Milo quando le dissero che Ciro aveva avuto un incidente, fa niente. Fa parte del gioco. I batticuori, le ansie, la corsa frenetica a mantenere culetti sodi che nemmeno Belen ci crederebbe, sono parte integrante di questo grande gioco che si chiama Vita.

Non possiamo aspettare dagli altri quello che faremmo noi. Ognuno ha un proprio cuore che batte per scuse diverse, ma con un unico scopo: amare e sentire questo amore ricambiato. Forte e potente.
Non posso credere alla presa in giro o al dolo perpetuato volontariamente, laddove ad unirci sono sentimenti puri, così sognati da essere materiali.
Succede che le anime si trovano, si riconoscono, giocano e si uniscono. A volte si perdono in un nascondino troppo lungo, altre volte invece si divertano a schernirsi. Ma poi tutto ritorna in una sorta di normalità avvolgente come una coperta e una tenda fatta di luci bianche sotto l’albero di Natale, in salotto, con candele accese in un picnic invernale fatto di cibi che più amiamo.

Poi c’è tutto il resto: ci sono tè verdi caldi, fiori come peonie e ortensie da comprare nei sabati mattina di inizio primavera, il giornale fresco di stampa. Ci sono le chiacchiere infinite, il ritrovarsi dopo tanto tempo. Fare l’amore magicamente come mai prima di allora. Ci sono le alleanze con amiche nuove e amiche ritrovate. I pomeriggi in tuta davanti alla televisione, le torte che dal forno emanano sapori magici.

E questa è la vita e come in ogni ricetta che si rispetti, le dosi del tocco in più le mettiamo noi: sta a noi la buona riuscita di qualsivoglia storia. Non tutti possiamo fare grandi cose. ma tutti possiamo fare piccole cose con grande amore.
Irradiamo amore, positività, gioia. Smettiamola di chiederci cosa può accadere di brutto e sostituiamo invece con : cosa di bello può ora succedere?
La generosità è il migliore investimento. Perché alla fine della fiera, è tutto Karma. E il Karma ha una memoria di ferro e tutto torna. Quindi seminiamo sole, raccogliamo fragole.

Ho fatto queste ricette per CasaZalando…le trovate qui sotto!
Grazie a tutte voi che siete passate da Milano a trovarmi!

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Marmellata di fragole al rosmarino

1 kg di fragole
300 gr di zucchero
2 cucchiai di Agave
succo di mela qb
rosmarino

Mettete le fragole in una pentola anti aderente e copritele con succo di mela, senza eccedere, il succo deve rimanere a filo. Aggiungete lo zucchero, l’agave e qualche rametto di rosmarino. Lasciate cuocere per circa 45 minuti. Quando la marmellata avrà raggiunto la consistenza che più vi aggrada – potete in caso mettere due cucchiai di agar-agar – inseritela in barattoli, dove avrete inserito dei rametti di rosmarino fresco. Sigillate e sterilizzate.

Torta di ricotta

250 gr di farina 00
200 gr di zucchero
2 cucchiaini di lievito vanigliato
3/4 di cucchiaino di sale kosher
3 uova grandi
300 gr di ricotta fresca
vaniglia in polvere qb
150 gr di burro
gocce di cioccolato bianco
1 tazza di frutto della passione essiccati

Sbattere le uova per circa 4 minuti, fino a quando otterrete una consistenza spumosa e chiara. Aggiungere poi lo zucchero, la vaniglia, la ricotta, il sale, il burro fatto fondere e lasciato raffreddare e la farina. Mescolare fino ad ottenere un composto omogeneo. Aggiungere le gocce di cioccolato e il frutto della passione. In forno a 180°C per circa 50 minuti.

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Si ringrazia:

Zalando
Enjoy Coffee and More / Chiara Simonini
Funky Table Milano
Frida’s
Kusmi tea
Lov Organic

Fotografie by Alessandro Madami


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